Come abbiamo modo di vedere, la tecnologia al giorno d’oggi compie passi da gigante, e una perfetta dimostrazione di ciò è l’Intelligenza Artificiale che sta sempre più facendo parlare di sé – Ma, nel corso di questi anni, anche le big tech hanno compiuto dei passi falsi, sfornando dei prodotti che si sono rivelati un vero e proprio fallimento.
In questo articolo ve ne elencheremo 5 tra le più clamorose. Nel caso in cui ne aveste altre da suggerire, attendiamo il vostro feedback nella sezione dei commenti!
Il declino del Cinema e della TV 3D

Nel 2010, il celebre regista James Cameron partoriva Avatar: il film che, ad oggi, ricopre il primissimo posto nella classifica dei film con i maggiori incassi della storia. Seguito da Avengers: Endgame e dal suo sequel Avatar: La via dell’acqua.
La grande novità che è approdata insieme a questa mastodontica opera, sono stati senza dubbio gli occhialini 3D, che permettevano a chiunque li indossasse di avere la percezione che gli elementi del film uscissero fuori dal grande schermo, creando un’esperienza ancora più immersiva che ha contraddistinto Avatar.
Da lì nacque una vera e propria moda: molte case di produzione adottarono il formato 3D e diversi produttori di TV implementarono la modalità 3D con occhialini compresi nel prezzo. In quegli anni, il cinema 3D fu capace di incassare più di 2 miliardi di dollari.
Il tempo, tuttavia, è stato crudele con questa invenzione, che ha visto un riscontro sempre più basso da parte del grande pubblico. Ciò convinse l’industria cinematografica a diminuire notevolmente la produzione di film in 3D.
Ad oggi, il Cinema 3D è un ricordo che vive nei cuori di pochi appassionati. I film che adottano ancora questa tecnica sono sempre più rari e la modalità 3D non è più inclusa nella stragrande maggioranza delle TV.
Il social network di Google+

In un lontano 2011, in un mondo in cui Facebook dominava il mercato dei social network, Google non voleva restare fuori dalla festa, e ha deciso di lanciare il suo guanto di sfida a Mark Zuckerberg ideando Google+: il social network che, ai tempi, era il fulcro del nostro account Google.
Il progetto, sin da subito, si rivelò un completo fallimento. Sostenuto da un’interfaccia confusionaria ed un sistema di cerchie che non catturò l’attenzione degli utenti, facendogli preferire Facebook che ha dato il via all’era dei social network per come li conosciamo oggi.
Malgrado lo scarso interesse da parte del pubblico, Google+ rimase attivo per quasi una decina d’anni, fino a quando, nel 2018, una grave vulnerabilità presente al suo interno espose in chiaro i dati di ben 500.000 utenti. Il servizio fu definitivamente spento da Google il 2 aprile 2019, portando dietro una serie di gravi problematiche in tutto il suo ecosistema per fare in modo di scollegarlo definitivamente da ogni servizio.
Windows Phone e lo scarso supporto

Siamo sempre nel 2010, quando Microsoft, leader nel settore dei computer e dei sistemi operativi, decide di buttarsi nel mondo degli smartphone dove Apple e Android nuotavano nella stessa piscina stracolma di denaro.
Windows Phone si trattava di un sistema operativo per smartphone che doveva rappresentare una rivoluzione all’interno di questo mercato. Introducendo un’interfaccia metro (Ispirata al menu start di Windows 8) che colpì molti appassionati per via del suo design moderno e dinamico.
Windows Phone riuscì a tirare avanti, installato principalmente sugli smartphone Nokia Lumia, prometteva di integrarsi perfettamente con Windows ed offrire una vasta gamma di applicazioni al pari dei colossi di Apple e Android.
L’epilogo, purtroppo per Microsoft, si rivelò tutt’altro che rosa e fiori: con un supporto per gli sviluppatori che fu pari a zero e la conseguente scarsità di applicazioni stabili che metteva fuori gioco Windows Phone.
Il progetto fu chiuso nel 2017. Tutt’oggi, molti appassionati conservano un ricordo speciale di questo sistema operativo.
I problemi e la lentezza di Windows Vista

Nato nel 2007 come diretto successore di Windows XP, sistema operativo che ha fatto la storia per il suo apprezzamento e la sua stabilità, Microsoft presentò Windows Vista: una versione di Windows che portò con sé numerosi miglioramenti a livello funzionale, ma soprattutto a livello estetico, che portò una ventata d’aria fresca donando una sensazione di novità.
Il problema cruciale di Windows Vista non fu assolutamente la lentezza e l’instabilità come molti al giorno d’oggi affermano. Il nuovo sistema operativo di casa Microsoft venne preinstallato su moltissimi portatili che non possedevano i requisiti per l’esecuzione di Windows Vista, venendo venduti ad un prezzo più alto per la presunta compatibilità con quest’ultimo.
Windows Vista, in realtà, fu un ottimo sistema operativo. Ma i produttori che vendettero terminali scrausi con il sistema operativo preinstallato contribuirono ad infangare il brand e a scolpire un’opinione negativa nella testa dei propri consumatori. Ciò portò gli utenti a tornare al caro vecchio Windows XP e gli sviluppatori non ottimizzarono i propri software per renderli compatibili con Windows Vista dato lo scarso successo.
Soltanto 2 anni dopo Microsoft annunciò Windows 7: una versione di Windows Vista migliorata ed ottimizzata per quei tempi che, ancora oggi, è ritenuto dal grande pubblico il miglior sistema operativo mai creato da Microsoft, superando addirittura Windows 10 e 11.
Ad oggi, Windows 7 non riceve più aggiornamenti di sicurezza da parte di Microsoft. E, dato il successo che lo contraddistingue ancora oggi, un team esterno di sviluppatori si sta occupando di mantenere Windows 7 sicuro per gli utenti e le aziende che non lo vogliono abbandonare.
L’esplosione di Samsung Galaxy Note 7


Siamo nel 2016, e Samsung, tra le aziende leader nel settore della telefonia, annuncia il suo nuovo top di gamma Samsung Galaxy Note 7. Il settimo modello della serie Note che, insieme alla serie S, sfornava ogni anno un nuovo top di gamma.
Il principale problema di Galaxy Note 7 si trovava nella sua batteria: infatti, pochi giorni dopo essere stato messo sul mercato, si iniziarono a verificare numerosi casi di esplosioni che mettevano in pericolo l’incolumità dei proprietari. Uno dei casi più famosi, è stato l’incendio di una Jeep con al suo interno il dispositivo.

Questo spiacevole evento costrinse Samsung a ritirare tutti i modelli dal mercato per poi distribuirlo nuovamente con una presunta batteria funzionante. Inutile dire che anche questo tentativo si rivelò una vera e propria bomba. Una bomba che costrinse Samsung a ritirare definitivamente tutti i modelli di Galaxy Note 7 per non distribuirli mai più.
10 mesi dopo la sua scomparsa, venne lanciato Galaxy Note 7 FE. Che, oggi, si tratta di uno smartphone fantasma a causa della sua poca rilevanza.
Ad oggi, non è ufficialmente possibile reperire un Samsung Galaxy Note 7. Se non da alcuni rivenditori privati che lo vendono come pezzo da collezione. Per tutti coloro che non hanno restituito il dispositivo, Samsung ha rilasciato un aggiornamento software che rende inutilizzabile il Galaxy Note 7, con una schermata che incita al proprietario di restituire il cellulare.
Fallimenti tecnologici: BONUS – La fragilità di iPhone 6

Apple, acerrima nemica di Samsung nel mercato degli smartphone, non è esente dall’essere chiamata in causa per parlare di fallimenti tecnologici.
Siamo nel 2014 e Apple ha appena rilasciato i nuovissimi iPhone 6 e 6 Plus. Due smartphone che portavano con loro un’epocale novità in casa Apple: ovvero la grandezza degli schermi e la loro cruciale sottigliezza accompagnata da un fragile alluminio che, per quanto bello esteticamente, ha fatto sì che l’iPhone 6 avesse vita breve.
Pochi mesi dopo la sua uscita, infatti, il web è esploso di segnalazioni che raffiguravano un iPhone 6 che, non appena tirato fuori dalla tasca, a seguito della pressione esercitata sul dispositivo, veniva clamorosamente piegato in due nella parte centrale.
L’azienda di Cupertino, venuta a conoscenza del problema, cercò di rinforzare silenziosamente tutti i modelli prodotti dopo maggio 2016 applicando ulteriore resina epossidica senza esprimersi ufficialmente a riguardo.
Il problema, dunque, non si presentò sui modelli di iPhone 6S, che si dimostrarono decisamente più resisenti del fratello maggiore.
Cosa ne pensate? Quali di questi fallimenti ricordate?
Fateci sapere nei commenti le vostre idee suggerendoci altri fallimenti tecnologici!